A PROPOSITO DEL DAB SI, DAB NO, DAB NI

   A PROPOSITO DEL DAB SI, DAB NO, DAB NI

(e’ aperto il dibattito – gli interventi saranno tutti pubblicati)

Quando il 20 giugno 1999 costituimmo Eurobad Italia , il primo consorzio nazionale di emittenti locali, tutto potevamo immaginare tranne il fatto che saremmo stati proprio noi della REA a dichiarare, con tutta onestà, dopo 17 anni, senza alcun interesse lobbistico, il fallimento del DAB come standard tecnologico competitivo rispetto alle nuove tecnologie mobili che si stanno prepotentemente affacciando nel mondo della comunicazione a costi di esercizio irrisori per le emittenti e di immediato utilizzo di massa. Ciononostante, ripetiamo, coloro che lo ritengono conveniente, facciano pure purché sappiano che, in momento di crisi come l’attuale e senza risorse di sostegno da parte del Governo, dal punto di vista economico è fallimentare in quanto gli 80 milioni di autoveicoli circolanti in Italia non sono dotati di autoradio Dab né si prevede a medio termine alcuna possibilità concreta di sviluppo. Inoltre, a coloro che temono la fine della FM diciamo che, prima o poi, tutto finisce, ma affinché ciò avvenga passeranno almeno altri 50 anni e non sarà certamente il Dab a sostituirla. Ci saranno altri standard tecnoclogici. Perciò diamoci una calmata e ragioniamo in termini di convenienza economica per le emittenti in quanto noi della REA rappresentiamo le radio e non altri. A questo punto, Aeranti Corallo, la paladina di ieri per aver osteggiato con tutti i mezzi possibili l’introduzione del Dab in Italia, spieghi pubblicamente quali sono le vere ragioni del suo plateale pentimento sul Dab. Chissà che non riesca a convincere anche noi. Nel qual caso avremo l’umiltà di chiedere pubblicamente scusa ritirandoci in buon ordine sul tema. Con questo impegno, apriamo il dibattito a chiunque voglia intervenire sul DAB si, DAB no, DAB ni augurandoci di ricevere interventi non polemici, ma seri e circostanziati al tema. Un primo contributo è giunto in redazione da Roberto Squillario, titolare della notissima Suono Telecom Srl.

San Cesareo, 19 febbraio 2016

                                         REA – Radiotelevisioni Europee Associate

 

“La WEB Radio è già una realtà, ma anche siti (uno su tutty Spotify) dove si invia musica di ogni genere, possono essere una alternativa alla “Radio convenzionale” quale è l’ AM-FM, oltretutto, la connessione può avvenire grazie agli smarthphone che possono interagire con l’impianto audio della macchina. Certo, per ora le infrastrutture non sono ancora adeguate a garantire un ascolto ottimale, e soprattutto manca la “contemporaneità”, visto che i ritardi temporali sono spesso ancora importanti. La Radio FM comunque sta reggendo bene il confronto con le nuove tecnologie, e sicuramente è lo standard trasmissivo più longevo che abbiamo, ed ancora quello che offre il miglior prodotto con la non trascurabile peculiarità di essere quello più ecologico, e che non presenta nessuno di quei gap tecnologici che i fautori del DAB vorrebbero attribuirgli. Già, il DAB. Non sono proprio d’accordo sul titolo poichè in cantina si mettono le cose buone, o per lo meno quelle che potremmo ancora utilizzare. Il posto del DAB è nell’ indifferenziata…Roberto Squillario, Suono Telecom Srl”