Azione Legale della REA

E’ PARTITA L’AZIONE LEGALE DELLA REA CONTRO
I BANDI FARSA E LA DELIBERA TRUFFA DI PIANIFICAZIONE PER LA CAMPANIA, LAZIO, E. ROMAGNA, VENETO, LOMBARDIA, FRIULI V.G., PIEMONTE, TRENTINO AA


E’ evidente:
la lezione di annullamento della Delibera LCN inflitta all’Autorità, al Ministero, a FRT, a DGtvi e Aeranti, non è bastata. Questo gruppo d’interessi particolari non perde occasione per distinguersi dal resto d’Europa nel calpestare le direttive internazionali sulle radiocomunicazioni e i diritti costituzionali sulla libertà d’impresa e di comunicazione delle locali.

Le regole che si sono lette nei Bandi per l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze e la relativa pianificazione prevista nella Delibera 265/12/CONS sono, dal punto di vista giuridico e del diritto, a dir poco aberranti nei seguenti essenziali punti:

  • Dopo appena due anni dallo switch off del 2010, si ricomincia daccapo con una nuova pianificazione la quale sottrae alle locali molte frequenze obbligandole a gareggiare per difendere il diritto acquisito nel 2010 di operatore di rete. Non è stata pianificata la banda III, molti canali buoni di IV e V banda sono scomparsi e, in diversi casi, le locali sono state sfrattate dai siti storici. Le potenze massime consentite alle locali non superano i 400 W/ERP mentre alle nazionali è consentito di non avere vincoli particolari e di emettere potenze fino a 50.000 W/ERP !!!!!!

  • Alle Reti Nazionali sono stati assegnati 25 canali intoccabili; alle locali canali precari soggetti a permanente revisione;

  • I vincoli radioelettrici imposti dal piano alle locali sono insostenibili per il broadcasting. Cosa questa che non accade per le Reti nazionali le quali sono libere di trasmettere senza limiti radioelettrici verso l’estero e verso l’interno. I futuri operatori di rete che riusciranno a superare le regole del Bando e risulteranno in graduatoria, devono sapere che saranno tenuti a rispettare i così detti PDV (punti di verifica) che delimitano l’area di servizio assegnata con soglie di campo espresse in dBuV/m difficilmente invalicabili senza incorrere in pesanti sanzioni e liti giudiziarie, se riguarda l’interno, oppure la chiusura immediata degli impianti se riguarda l’estero;

  • Elusione della legge 482/99 sulle minoranze linguistiche. Nessuna risorsa è stata riservata alle emittenti in questione;

  • Il Bando(i) è zeppo di norme discriminatorie, contraddittorie e anticostituzionali, quali:

  1. Diversità di trattamento rispetto ai bandi emessi nelle altre regioni;

  2. Le intese e i consorzi sono stati soppressi con grave pregiudizio sia per la libertà d’impresa sia per la concreta possibilità di pacifica e condivisa gestione delle risorse tra imprese;

  3. Diversità di trattamento delle imprese provenienti dalla III Banda e dai fuori banda;

  4. La copertura è calcolata sul neonato digitale, tra l’altro, precario e soggetto a variazioni di cambio frequenze, cessioni/acquisizioni impianti, prodotti interferenziali nuovi, spostamento di siti, vincoli radioelettrici di piano, piuttosto che sulla trentennale storica copertura analogica;

  5. I prevalenti 45 punti assegnati alla copertura non sono verificabili, quindi, non sono trasparenti, ma discrezionali;

  6. Lo scorporo “intelligente” del patrimonio e dei dipendenti, conseguente al digitale, è stata un’operazione che hanno potuto fare solo gli “amici degli amici” di quelle organizzazioni “ben informate” da Viale America;

  7. Improvvisa cancellazione del canale 35 dalla lista dei canali pianificabili nella Lombardia, senza preventiva consultazione con le associazioni come la legge prevede;

DIAMO UN’ALTRA LEZIONE DI GIUSTIZIA E LIBERTA’ A QUESTI SIGNORI. ADERITE ALL’AZIONE LEGALE PROMOSSA DALLA REA CONTRO I BANDI FARSA DEL MINISTERO E LA DELIBERA TRUFFA DI PIANIFICAZIONE 265/12/CONS.

SOTTOSCRIVI L’INIZIATIVA

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