COLPO DI SCENA SULLE INDAGINI DI ASCOLTO RADIOFONICI
(in AGCOM a qualcuno piace rimettere in piedi Audiradio)
La battaglia su Audiradio sembrava finita già dal 2011 con la cessazione della sua attività a fronte della quale l’Agcom istituì il Tavolo tecnico sul rilevamento degli indici di ascolto radiofonici nel tentativo di trovare nuove soluzioni affinché il settore non fosse penalizzato nella ricerca della pubblicità. In via transitoria, ad occuparsi delle indagini di ascolto, fu designata la società Eurisko che, come sappiamo, ora agisce come monopolista incontrollata. Il Tavolo tecnico si è anche occupato della sperimentazione del “meter” che presenta diversi inconvenienti tra i quali il costo eccessivo di gestione. La REA ha attivamente partecipato a tutte le riunioni del Tavolo battendosi per introdurre indagini di ascolto rilevati attraverso la rete internet con un campionamento di un milione di ascoltatori, misurando anche il gradimento dei programmi, tutti controllabili in tempo reale e certificabili direttamente dall’Agcom a costo irrisorio per le emittenti. A questo punto, con una mail del 24 aprile 2015, arriva
IL COLPO DI SCENA
La Direzione Servizi Media Agcom con un sedicente verbale sintetico di riunione del 27 novembre, rammenta che “ … è necessario, dato il lungo lasso di tempo trascorso, pervenire a una proposta finale che consenta la ricostituzione della società Audiradio”. La risposta della REA non si fa attendere a firma del Presidente Antonio Diomede “ riteniamo che proporre la costituzione di una “nuova audiradio” è una malsana idea che non condividiamo. Pertanto invitiamo l’Autortià a ripensare l’iniziativa per evitare inutili spaccature tra gli operatori che non fanno bene a nessuno. Se, poi, c’è un gruppo di operatori che intende ricostituire Audiradio in concorrenza con Eurisko se la facciano da soli. Cosa c’entra l’Autorità? Ricordiamo alla Direttice Laura Aria che su nostra specifica proposta si era impegnata a mettere all’ordine del giorno la possibilità di sperimentare indagini di ascolto utilizzando la rete internet. Pertanto proponiamo di cancellare l’iniziativa “nuova audiradio” e di mettere all’ordine del giorno la nostra più antica proposta. A disposizione per qualsiasi chiarimento”.
Oggi, 14 maggio 2015, pare che l’Autorità abbia convocato il Tavolo tecnico ma la REA ha preferito scrivere una lettera ufficiale puntualizzando le proprie proposte anziché partecipare ad una riunione di lavoro che rischia di trasformarsi in una conventicola in favore degli interessi dei soliti noti lobbisti del settore che per anni, altro non hanno saputo fare, che spartirsi il malloppo dei 500 milioni di pubblicità attraverso dati di ascolto manipolati a proprio piacimento dalla vecchia incontrollata Audiradio.
San Cesareo, 14 maggio 2015 REA – Radiotelevisioni Europee Associate
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