(Foto: nel riquadro Salvatore Milanese)
Servizio di Rainero Schembri
L’Assemblea dei delegati del PD (Partito Democratico italiano) in Brasile ha eletto un nuovo Segretario della Federazione: si tratta di Salvatore Milanese che sostituisce Fabio Porta, Deputato eletto nella Circoscrizione Sud America. Milanese é dottore in Scienze Bancarie ed Assicurative e ha conseguito un Master in Banca e Finanza presso il CUOA di Vicenza. Ha lavorato come Analista Finanziario presso la Banca Commerciale Italiana; nel 2002 ha assunto la leadership dell’area di Restructuring e Turnaround della KPMG Corporate Finance in Brasile, maturando una importante esperienza in risanamento aziendale e turnaround in America Latina. Dal 2014 ad oggi è socio fondatore e dirige la Pantalica Partners, una delle piú importanti aziende di consulenza brasiliana specializzata in risanamento aziendale e finanza d’impresa in America Latina. Parla fluentemente 5 lingue ed è visiting professor per corsi post laurea in ‘Restructuring and Turnaround’ in alcuni dei più importante istituti universitari del Brasile. Da sempre molto attivo nell’ambito associativo e della responsabilità sociale, si prodiga attivamente a favore di ONG brasiliane che operano presso comunità carenti e bisognose di aiuto.
La nuova segreteria del PD in Brasile è così composta: Pedro Lovato (Circolo ABCD) Organizzazione e tesoreria; Luca Angelone (São Paulo) Marketing e Comunicazione; Fabio Gentile (Fortaleza) Formazione politica; Luciana Rubino (Brasilia) Politiche di genere; Marcello Sgarbossa (Porto Alegre) Ambiente e sostenibilità; Giorgio Guerra (Recife) Politiche industriali e rapporti internazionali; André Savergnini (Vitoria) Politiche giovanili; Glauco Piai (Itajai) Progetti speciali e rapporti istituzionali; Andrea Lanzi, Presidente. Integrano la segreteria Marisa Barbato, coordinatrice PD Sudamerica, e Fabio Porta, deputato.
Servizio di Rainero Schembri
Dott. Milanese, come pensa di caratterizzare la sua presidenza del PD in Brasile?
Dopo aver vissuto molti anni all’estero, di questi 26 di Brasile, ho voluto assumere questa responsabilità per dare una mano al gran lavoro che Fabio Porta ha fatto nelle ultime 4 legislature in cui è stato eletto. Io vengo dal mondo dell’imprenditoria, dove ho imparato a gestire network e persone. Sono molto vicino ai valori del PD, dove ho militato come iscritto al Circolo di São Paulo negli ultimi 10 anni. Mi rendo conto che la Segreteria mi permetterà di agire per identificare le necessità degli elettori locali e simpatizzanti, e portare queste istanze all’attenzione dei nostri rappresentanti, con piani concreti. Dobbiamo continuare a chiedere un aumento dei servizi consolari. Dobbiamo pensare a diffondere la cultura italiana in questo mare di oriundi in America Latina. Dobbiamo creare commissioni per studiare la possibilità di aiutare gli italiani che soffrono qui: perché non riescono a pagare l’assicurazione per la salute (qui devi pagare), perché non hanno i soldi per fare il biglietto aereo per l’Italia o perché sono rimasti soli. Non esiste più solidarietà di questo tipo. Ma come si può? Siamo la più grande nazione italiana fuori dall’Italia. E poi, la mia segreteria vuole promuovere l’Italia qui in Brasile con la cultura, là lingue e quant’altro serve per sostenere la nostra presenza permanente dove si respira italiano.
Lei condivide il parere di molti italiani all’estero che l’Italia fino ad oggi abbia sfruttato solo relativamente il grande potenziale delle nostre comunità all’estero?
Si che lo condivido. Oggi se l’Italia avesse spinto per accordi commerciali e di business veri con il Brasile e l’Argentina, per esempio, non avrebbe problemi di sopperire alla mancanza di personale medico e paramedico, potrebbe utilizzare fonti energetiche biocompatibili dal Brasile, come l’etanolo da canna da zucchero; potrebbe essere il maggiore fornitore di risorse umane per le università brasiliane (mancano ricercatori). Invece no! Facciamo molto poco per fare rete con questi paesi!
Come vede l’auspicio che il prossimo Governo reintroduca l’esistenza di un Ministero degli Italiani nel mondo per dare più forza, ad esempio, alle rivendicazioni dei Comites (i Comitati degli italiani all’estero) e del CGIE, il Consiglio generale degli Italiani all’estero?
Certamente, questo ministero potrebbe aiutare tantissimo. Ma anzitutto potremmo far funzionare meglio quello che esiste. Non vedo i Comites e il CGIE molto attivi. Non ci sono soldi per farli funzionare al meglio.
In quali settori vede la maggiori prospettive per le aziende italiane (anche di piccole e medie dimensioni), di collaborare con le aziende brasiliane?
Il tessuto imprenditoriale del Brasile è come il nostro. Decine di migliaia di aziende familiari di medio-piccole dimensioni. Anche molte grandi aziende sono di tipo familiare. La presenza di aziende italiane è notevole, ci sono quasi tutte le grandi aziende ma possiamo fare di più. Per esempio, nell’ agroalimentare. La nostra presenza è scarsa. Qui dominano le multinazionali straniere. Dovremmo e potremmo fare di più perché molte aziende Italiane dell’agro possono trasferire tecnologia, fare accordi, comprare quote di aziende locali.
Nel settore moda. Siamo i campioni mondiali, ma abbiamo lasciato gli stranieri dominare il processo di fusioni e acquisizioni delle maggiori aziende locali.
Infrastruttura: il Brasile ha bisogno di costruire di tutto, dighe, ponti, ferrovie, porti etc. Dove siamo noi? Gran parte delle aziende brasiliane sono fallite dopo la campagna mani pulite che le ha duramente colpite per casi di corruzione attiva e passiva. Era una grande occasione per le aziende italiane venire ad occupare questo terreno fertile.
Nel settore energetico. Siamo presenti, ma facciamo molto poco. I colossi nazionali (italiani) presenti qui potrebbero portarsi dietro le piccole e medie aziende che sono loro fornitori in Italia. Perché non lo fanno?
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Il PD è il partito più eletto degli italiani all’estero. Complessivamente i Depurati e Senatori sono: 7 del PD , 2 del Centro Destra; 2 del MAIE (Movimento Associativo Italiani all’estero) e 1 di ‘5 Stelle’. Ma ecco la composizione integrale:
CAMERA DEI DEPUTATI
Europa: Toni Ricciardi (PD), Simone Billi (Centro Destra), Federica
Onori (5 Stelle);
America Settentrionale e Centrale: Christian Diego Di Sanzo (PD), Andrea di Giuseppe(Centro destra);
America Meridionale: Fabio Porta (PD), Franco Tirelli (MAIE);
Africa, Asia, Oceania, Antartide: Nicola Carè (PD)
SENATO
Europa: Andrea Crisanti (PD)
America Settentrionale e Centrale: Francesca La Marca (PD)
America Meridionale: Mario Borghese (MAIE)
Africa, Asia, Oceania, Antartide: Francesco Giacobbe (PD)
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