(Foto: nel riquadro il dott. Giulio Aniello Santoro)
Nel Veneto l’associazione di volontariato AISFIN riunisce la missione dell’AISTOM (Associazione nazionale degli stomizzati) e quella della FINCOPP (Associazione Nazionale della incontinenza urinaria ed anale). Ogni anno vengono organizzate riunioni di alto livello nelle sette Provincie della Regione. In previsione del prossimo Convegno, in programma a Treviso il 27 settembre (p.le Ospedale, dalle 16 alle 19), intitolato L’approdccio multidisciplinare nel Centro di III livello Incontinanza e Stomia, il Prof Giuseppe Dodi, Specialista in Chirurgia Generale e docente Sr. Università di Padova, ha intervistato l’organizzatore dell’evento, il chirurgo Giulio Aniello Santoro, che è anche Responsabile della Sezione di Fisiopatologia anorettale ed Ecografia Transanale. Santoro è, inoltre, autore del volume in inglese “Pelvic Floor Disorders, A multidisciplinary Textbook” che si è avvalso della collaborazione di 150 esperti internazionali. Il Convegno (aperto alla cittadinanza) e l’intervista affrontano tematiche che in questo momento affliggono moltissimi italiani.
Lei è il Direttore del Centro di Riferimento per l’Incontinenza e Responsabile Aziendale per questo tipo di problematica. Quanti casi vedete all’anno di incontinenza?
Il Centro di Treviso è un Centro di Terzo Livello, di riferimentoper tutta la Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana e lavora in rete con il Primo Livello, rappresentato dai Medici di Medicina Generale e con in Centri di Secondo Livello dei Distretti di Asolo e di Pieve di Soligo. Il Centro di Treviso è stato inaugurato il 5 agosto del 2019 ed in cinque anni di attività ha svolto una media di 8000 prestazioni l’anno, comprendenti prime visite multispecialistiche, esami diagnostici strumentali, trattamenti fisioterapici riabilitativi, trattamenti chirurgici e controlli.
Siete anche il punto di riferimento per gli stomizzati. Quanti casi di enterostomie ed urostomie seguite a Treviso?
Nel 2024, i pazienti stomizzati della Provincia di Treviso presi in carico dai Centri della rete aziendale sono 1314. La attività viene svolta da infermiere specialiste, le Enterostomiste, che svolgono un lavoro fondamentale di counseling preoperatorio, assistenza nei Reparti ed addestramento, consulenze e controlli postoperatori,riabilitazione e redazione dei piani terapeutici.
Che riscontro avete da parte della popolazione? C’è un afflusso spontaneo o è provocato dalla vostra campagna promozionale?
All’inizio della nostra attività è stata fondamentale la collaborazione con le Associazioni Pazienti per diverse campagne promozionali a scopo informativo/ divulgativo ma anche educativo/formativo. Abbiamo organizzato molte serate in vari Comuni della Provincia e siamo andati in giro nelle Piazze con il Camper (Campagna INCONT..riamoci) per incontrare la popolazione. Un grosso aiuto ci è stato dato anche dai mezzi di comunicazione, attraverso interviste sui giornali, la radio e la televisione. Attualmente, dunque, i pazienti ci arrivano per afflusso spontaneo o riferiti dai Medici di Medicina Generale o dai Medici Specialisti. Per la sua attività e competenze, il Centro è diventato riferimento anche a livello Regionale e Nazionale.
Il personale che si occupa di questo tipo di assistenza è sufficiente?
Il personale medico che lavora presso il Centro, svolge attività di consulenza. Attraverso una complessa organizzazione gestita dalla Coordinatrice Infermieristica Dr.ssa Rita Cian, ogni settimana il team multispecialistico (urologi, ginecologi, gastroenterologi, chirurghi pediatri, fisiatri, psicologi, nutrizionisti, colonproctologi) svolgono visite ed esami diagnostici presso gli ambulatori del Centro. La loro attività è dunque ISO risorse. Questo approccio MULTIdisciplinare pone il paziente al “CENTRO” del percorso diagnostico-terapeutico.
Per quanto riguarda il personale infermieristico, l’organizzazione prevede la loro mobilità nei tre distretti di Treviso, Asolo e Pieve in caso di necessità, assicurando che la attività non venga mai interrotta.
Avete materiale a sufficienza anche nella modalità con cui la Autorità Sanitaria appoggia la vostra lodevole iniziativa?
La Rete dei Centri per la Incontinenza e Stomie è stata deliberata nel novembre 2017 dalla Regione Veneto per rispondere alla crescente domanda di cura da parte dei cittadini. L’incontinenza è un problema molto frequente, interessando circa il 14.5% della popolazione e con un importante impatto sulla spesa sanitaria dei presidi perassorbenza. Il Centro di Treviso è stato il primo ad essere operativo, seguito più recentemente da Padova e Verona. Il nuovo Tavolo Tecnico Regionale, ha previsto che i Centri vengano potenziati, dando loro una completa autonomia gestionale sotto forma di Unità Operative Semplici Dipartimentali. Il documento è al vaglio della Regione e confidiamo possa essere deliberato.
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