Servizio di Rainero Schembri
Il Brasile è uno dei Paesi che maggiormente si occupa della possibilità di introdurre un ‘Reddito di Base’ per garantire ai più poveri la possibiltà di vivere un’esistenza dignitosa. E all’interno del Brasile si sta distinguendo per impegno lo Stato di Cearà, nel nord-est del Paese, con capitale Fortaleza. Ma come mai proprio in in questa splendida città che si affaccia sul mare, viene coltivato un progetto sociale ormai perseguito in diverse località nel mondo?
Lo abbiamo chiesto a Fabio Gentile, professore italiano presso il dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federale di Fortaleza (Brasile), di cui è anche vice direttore, nonché ex coordinatore del dottorato in sociologia. Ecco cosa ci ha risposto
(Foto: sullo sfondo di Fortaleza, Fabio Gentile).
E’ vero che l’idea di creare delle banche comunitarie è maturata soprattutto a Fortaleza? Come mai proprio in questo Stato?
La creazione delle banche comunitarie è legata a diversi fattori di natura economica, politica e sociale. Il fenomeno inizia nei primi anni Novanta del secolo XX, allorché alcuni residenti del quartiere Palmeiras, alla periferia della Città di Fortaleza, decisero di creare una propria istituzione finanziaria per fronteggiare i continui aumenti dei beni di prima necessità, anche in considerazione della mancanza di controllo dell´inflazione da parte dello Stato, oltre che la mancanza di servizi basici (fogne, elettricità, acqua potabile etc.), senza dover essere costretti a emigrare in altri quartieri della città, o addirittura in altre cittadine dell´entroterra. Nasce così il Banco Palmas, amministrato dai residenti della comunità locale di Palmeiras, con l´obiettivo di aumentare la rendita pro capite attraverso lo sviluppo economico-sociale dell´area. Tra i suoi strumenti principali, la creazione di una moneta virtuale (Palmas), e una linea di microcredito, Ci volle comunque il sostegno di alcune ONG esterne affinché il banco iniziasse a funzionare, al punto che negli ultimi decenni è diventato un modello per altre istituzioni finanziarie comunitarie. Pensiamo che nel 2020 vi erano 148 istituzioni di questo tipo, operanti sul territorio brasiliano.
Qual è il ruolo dell’Istituto Banco da periferia e in che rapporti si colloca con il Banco Palmas?
Il legame tra le due istituzioni è molto profondo. Si può dire che il Banco da Periferia è uno degli sviluppi naturali del Banco Palmas. È infatti una iniziativa di “economia e finanza solidaria” promossa per il Banco Palmas, con il compito di democratizzare l´accesso al credito da parte delle comunità delle periferie di Fortaleza, con un ampio controllo sociale nei settori amministrativi del Banco, avendo come obiettivo lo sviluppo economico sociale delle Favelas e delle periferie. Il Banco da Periferia funziona attraverso una rete di 40 banche comunitarie situate nello stato del Ceará. L´obiettivo è sostenere alcune centinaia di famiglie al mese, soprattutto quelle che già sono beneficiate dal programma sociale Bolsa-Familia.
Nello Stato di Rio de Janeiro, più precisamente a Maricà, opera il Banco Mumbuca che emette anche una moneta locale attraverso una carte di debito.
In che modo la Banca Mumbuca è collegata all’Istituto Banco da periferia? Ci sono esempi in altri Stati del Brasile di banche che si rifanno alla struttura e alla filosofia dell’Istituto?
Il Banco Mumbuca opera dal 2013 con la stessa filosofia del Banco da Periferia. Si tratta di un banco comunitario, creato con una legge municipale, che crea moneta sociale e piani di sviluppo solidali. Come ho appena detto, la rete delle banche comunitarie è cresciuta molto in Brasile nel corso degli ultimi due decenni.
In che misura e con quale consenso politico e sociale sta maturando in Brasile l’idea di rafforzare un po’ ovunque l’introduzione del Reddito di Base?
Il reddito di base è associato a una idea di cittadinanza democratica, all´insegna della dignità e della solidarietà. Ricordiamo che il Brasile ha avuto un percorso democratico differente da quello delle grandi democrazie europee. Tra i vari fattori, il Brasile non ha avuto la rivoluzione liberale borghese, ha mantenuto la schiavitù sino alla fine dell´Ottocento. La cittadinanza si è creata a partire dai diritti sociali, nel periodo dell´Era Vargas. E solo in seguito sono maturati i diritti civili e politici. Per cui, si tratta ora di creare un nuovo modello di cittadinanza, non solo colui che usa il reddito per alimentare il mercato attraverso i consumi, ma soprattutto il cittadino consapevole di partecipare al processo di sviluppo nazionale, democratico, trasparente. Degli importanti risultati sono stati raggiunti con i governi progressisti di Lula. Tuttavia, la strada è ancora molto lunga e impervia.
Nota sul prof. Gentile
Il Prof. Fabio Gentile è autore di diverse pubblicazioni (in italiano e portoghese) tra cui: Echi del fascismo nel Brasile di Getulio Vargas 1930-1954;(D’Amico Editore); La rinascita della destra. Il laboratorio ideologico-politico napoletano da Salò ad Achille Lauro (Edizioni Scientifiche Italiane 2013). Ha poi curato, con Antonio Costa Pinto, il numero monografico di «Conhecer» intitolato Populismo. Teorias e casos (2020).
Serviizio di Rainero Schembri
Il Brasile è uno dei Paesi che maggiormente si occupa della possibilità di introdurre un ‘Reddito di Base’ per garantire ai più poveri la possibiltà di vivere un’esistenza dignitosa. E all’interno del Brasile si sta distinguendo per impegno lo Stato di Cearà, nel nord-est del Paese, con capitale Fortaleza. Ma come mai proprio in in questa splendida città che si affaccia sul mare, viene coltivato un progetto sociale ormai perseguito in diverse località nel mondo?
Lo abbiamo chiesto a Fabio Gentile, professore italiano presso il dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federale di Fortaleza (Brasile), di cui è anche vice direttore, nonché ex coordinatore del dottorato in sociologia. Ecco cosa ci ha risposto
(Foto: sullo sfondo di Fortaleza, Fabio Gentile).
E’ vero che l’idea di creare delle banche comunitarie è maturata soprattutto a Fortaleza? Come mai proprio in questo Stato?
La creazione delle banche comunitarie è legata a diversi fattori di natura economica, politica e sociale. Il fenomeno inizia nei primi anni Novanta del secolo XX, allorché alcuni residenti del quartiere Palmeiras, alla periferia della Città di Fortaleza, decisero di creare una propria istituzione finanziaria per fronteggiare i continui aumenti dei beni di prima necessità, anche in considerazione della mancanza di controllo dell´inflazione da parte dello Stato, oltre che la mancanza di servizi basici (fogne, elettricità, acqua potabile etc.), senza dover essere costretti a emigrare in altri quartieri della città, o addirittura in altre cittadine dell´entroterra. Nasce così il Banco Palmas, amministrato dai residenti della comunità locale di Palmeiras, con l´obiettivo di aumentare la rendita pro capite attraverso lo sviluppo economico-sociale dell´area. Tra i suoi strumenti principali, la creazione di una moneta virtuale (Palmas), e una linea di microcredito, Ci volle comunque il sostegno di alcune ONG esterne affinché il banco iniziasse a funzionare, al punto che negli ultimi decenni è diventato un modello per altre istituzioni finanziarie comunitarie. Pensiamo che nel 2020 vi erano 148 istituzioni di questo tipo, operanti sul territorio brasiliano.
Qual è il ruolo dell’Istituto Banco da periferia e in che rapporti si colloca con il Banco Palmas?
Il legame tra le due istituzioni è molto profondo. Si può dire che il Banco da Periferia è uno degli sviluppi naturali del Banco Palmas. È infatti una iniziativa di “economia e finanza solidaria” promossa per il Banco Palmas, con il compito di democratizzare l´accesso al credito da parte delle comunità delle periferie di Fortaleza, con un ampio controllo sociale nei settori amministrativi del Banco, avendo come obiettivo lo sviluppo economico sociale delle Favelas e delle periferie. Il Banco da Periferia funziona attraverso una rete di 40 banche comunitarie situate nello stato del Ceará. L´obiettivo è sostenere alcune centinaia di famiglie al mese, soprattutto quelle che già sono beneficiate dal programma sociale Bolsa-Familia.
Nello Stato di Rio de Janeiro, più precisamente a Maricà, opera il Banco Mumbuca che emette anche una moneta locale attraverso una carte di debito.
In che modo la Banca Mumbuca è collegata all’Istituto Banco da periferia? Ci sono esempi in altri Stati del Brasile di banche che si rifanno alla struttura e alla filosofia dell’Istituto?
Il Banco Mumbuca opera dal 2013 con la stessa filosofia del Banco da Periferia. Si tratta di un banco comunitario, creato con una legge municipale, che crea moneta sociale e piani di sviluppo solidali. Come ho appena detto, la rete delle banche comunitarie è cresciuta molto in Brasile nel corso degli ultimi due decenni.
In che misura e con quale consenso politico e sociale sta maturando in Brasile l’idea di rafforzare un po’ ovunque l’introduzione del Reddito di Base?
Il reddito di base è associato a una idea di cittadinanza democratica, all´insegna della dignità e della solidarietà. Ricordiamo che il Brasile ha avuto un percorso democratico differente da quello delle grandi democrazie europee. Tra i vari fattori, il Brasile non ha avuto la rivoluzione liberale borghese, ha mantenuto la schiavitù sino alla fine dell´Ottocento. La cittadinanza si è creata a partire dai diritti sociali, nel periodo dell´Era Vargas. E solo in seguito sono maturati i diritti civili e politici. Per cui, si tratta ora di creare un nuovo modello di cittadinanza, non solo colui che usa il reddito per alimentare il mercato attraverso i consumi, ma soprattutto il cittadino consapevole di partecipare al processo di sviluppo nazionale, democratico, trasparente. Degli importanti risultati sono stati raggiunti con i governi progressisti di Lula. Tuttavia, la strada è ancora molto lunga e impervia.
Nota sul prof. Gentile
Il Prof. Fabio Gentile è autore di diverse pubblicazioni (in italiano e portoghese) tra cui: Echi del fascismo nel Brasile di Getulio Vargas 1930-1954;(D’Amico Editore); La rinascita della destra. Il laboratorio ideologico-politico napoletano da Salò ad Achille Lauro (Edizioni Scientifiche Italiane 2013). Ha poi curato, con Antonio Costa Pinto, il numero monografico di «Conhecer» intitolato Populismo. Teorias e casos (2020).
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