INFORMAZIONE MONDIALE – CASO ITALIA

INFORMAZIONE MONDIALE: IL CASO ITALIA

(sintesi dell’intervista ad Antonio Diomede, Presidente della REA *)

di Rainero Schembri, 24 agosto 2015

Per Antonio Diomede, presidente della REA, Associazione di piccole e medie radio e televisioni europee, “parlare di sistema informativo italiano significa parlare di spartizione del potere mediatico stratificato su diversi livelli. Il primo livello è quello delle televisioni e dei giornali nazionali controllato dai poteri forti dello Stato (Partiti e Finanza innanzi tutto). Il livello intermedio, testate interregionali, per via del processo di accentramento sono in completa crisi esistenziale, in quanto nel panorama mediatico non sono né carne né pesce. Cioè non hanno possibilità di crescere per elevarsi a testate nazionali e non riescono a identificarsi in uno specifico territorio. Le testate più piccole, quelle più tipicamente locali, essendo radicate sul territorio hanno un ruolo importante d’informazione, ma le stanno ammazzando proprio per questo. Sono difficilmente controllabili dai poteri forti e “rappresentano una variabile indipendente rispetto a qualsiasi tentazione autoritaria”.

Da registrare la REA, Radiotelevisioni Europee Associate, ha messo a punto il “Dossier Emittenza Televisiva Locale” nel quale sono indicate le presunte violazioni di legge commesse ai danni dell’emittenza televisiva locale e dei cittadini italiani. Il dossier sarà consegnato al Procuratore Generale, Giuseppe Pignatone. Per Diomede, “le violazioni commesse fanno tornare alla mente “Frequenzopoli” del 1993 per l’intrigo a delinquere di diversi miliardi di lire che portò all’arresto di funzionari di partito, del direttore generale del ministero e di alcuni faccendieri“.                                 

(*) Per Antonio Diomede, Presidente della REA – Radiotelevisioni Europee Associate, la pausa estiva è stata provvidenziale per mettere a punto argomentazioni, strategie e riflessioni sui temi  più scottanti del mondo della comunicazione in relazione alla possibilità di risalire la china per mantenere un modello democratico ampiamente partecipato per vedere realizzato negli anni 2020-2050 uno stato sociale vincente sulla povertà e sugli oligopoli della comunicazione. L’intervista rilasciata a www.puntocontinenti ,curata da Rainero Schembri dal titolo “Informazione mondiale – il caso Italia”, è  un argomento che la politica dovrà seriamente affrontare per programmare il futuro del Paese nel contesto mondiale dominato dai poteri forti delle Telecoms e della Finanza.