LA RAI E I 100 ANNI DI STORIA CHE NON HA

La RAI cambia il pelo ma non il vizio di cogliere qualsiasi occasione per auto commemorare se stessa ignorando tutto ciò che non appartiene alla propria cerchia. I programmi vengono rigorosamente assegnati secondo il manuale Cencelli. I contenuti dei programmi seguono la stessa sorte tranne qualche agevolazione per il partito di governo, per cui giornalisti e conduttori vengono rigorosamente selezionati in base alla tessera di partito che hanno in tasca. Per sviare qualsiasi sospetto di rivalità  si intervistano a vicenda nei propri programmi;  si lodano, si premiano, si scambiano perfino pubbliche confidenze pensando di fare audience come le persone davvero famose. Questa è la RAI dei 70 anni di Tv e dei 100 anni di radio la cui ricorrenza della invenzione, secondo la RAI, sarebbe il 06 ottobre 2024. Dico sarebbe in quanto un certo signor Guglielmo Marconi brevettò la radio a Londra il 2 giugno 1896 dopo averla messa tecnicamente a punto il 1895 e dopo circa cinque anni di studi e sperimentazioni.

Il 06 ottobre 1924 accadde che la società anonima URI (Unione Radiofonica Italiana) , partecipata dalle società  Radiofono e SIRAC, aziende private, chiedono ed ottengono dal Governo la concessione per le radioaudizioni circolari.

Dunque l’attuale RAI non esisteva, né poteva esistere, né ha alcuna lontana linea genealogica con la privata URI fondata a Torino il 27 agosto 1924 dal Capitano d’industria Riccardo Gualino della SIRAC e dallo stesso Guglielmo Marconi fondatore della società Radiofono. È vero invece che il 17 novembre del 1927 la URI dovette chiudere battenti di fronte alla costituzione della fascista EIAR, Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche,  divenuta RAI dal 26 ottobre 1944. C’è da chiedersi cosa c’entra la RAI con i suoi bravissimi autori che l’hanno resa celebre in tutto il mondo (è vero) con le bugie raccontate circa i 100 anni di anzianità radiofonica e con la ricorrenza della invenzione di Guglielmo Marconi ufficialmente datata il 2 giugno 1896 a Londra in quanto impossibilitato farlo in Italia come storicamente accadde a Cristoforo Colombo costretto a rivolgersi alla Spagna per la scoperta dell’America.  Siamo in attesa di risposte documentate per non correre il rischio di distorcere la storia

 San Cesareo, 06 ottobre 2024