Egregi, è dal mese di marzo 2023 che non riceviamo notizie relative alla soluzione della gravosa situazione in cui versa l’emittenza locale per via di quel famigerato DPR 146/17, degli esosi affitti della capacità trasmissiva, del caro energia, dell’accaparramento della capacità trasmissiva, del disastrato DAB ed altro. Ci chiediamo se, per caso, a nostra insaputa, avete chiuso i Tavoli Radio e TV a suo tempo aperti. Ci chiediamo se questo Governo intende affrontare il ripristino della libertà d’informazione e d’impresa Made in Italy. Ci chiediamo se, per caso, abbiamo preso una grossa cantonata nel votare e sostenere il Governo Meloni. Insomma, fateci sapere cosa volete farne della libertà d’informazione e d’impresa in modo che, lealmente, si possa valutare le reciproche posizioni ben sapendo che la categoria è da tempo mobilitata non contro il Governo ma contro i passati distruttivi Governi del ventennio scorso. Abbiamo posto questi problemi nella Conferenza di Mobilitazione svoltasi alla Stampa Estera il 4 maggio scorso senza che il Ministro in carica, al nostro invito di partecipazione, si sia degnato nemmeno di farci i rituali saluti. Ma questo è lo stile della nuova politica degenerativa di cui soffre tutta la società elettorale per la quale ricambia con l’evasione dalle urne. Per tutto quanto esposto, si chiede il minimo sindacale di una cortese risposta circa la continuità dell’attività dei Tavoli Radio e TV o, di fatto, la relativa soppressione.
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