RISOLUZIONE DEL CONSIGLIO GENERALE REA
(Roma, 22 maggio 2015 – Hotel Diana)
Il Consiglio Generale REA riunito il 22 maggio 2015 presso l’Hotel Diana ha deliberato in merito al seguente Ordine del giorno:
PROBLEMATICHE COLLEGATE ALLA RADIOFONIA
Tavolo di lavoro rilevamento indagini ascolto radiofonici – insediato presso AGCOM
Il Consiglio Generale della REA RESPINGE il verbale del 27 novembre 2014, sottoscritto da AGCOM, AERANTI – CORALLO, FRT, RAI, RNA, RTL, Radio 24, UPA e altri, con il quale intendono ricostituire la fallimentare esperienza della società AUDIRADIO per il rilevamento delle indagini di ascolto radiofonici. Il Consiglio Generale, APPROVA la relazione del Presidente nella quale sono indicati i percorsi alternativi per svolgere indagini radiofonici in regime di concorrenza e con strumenti informatici di ampio campionamento utilizzando la rete internet che permette di ottenere dati veritieri, non manipolabili e gestiti, a bassissimo costo, direttamente dall’Autorità come sancito dalla legge 249/97, articolo 1, comma 6, lettera b), punto11) “…l’Autorità cura le rilevazioni degli indici di ascolto e di diffusione dei diversi mezzi di comunicazione; vigila sulla correttezza delle indagini sugli indici di ascolto e di diffusione dei diversi mezzi di comunicazione rilevati da altri soggetti, effettuando verifiche sulla congruita’ delle metodologie utilizzate e riscontri sulla veridicita’ dei dati pubblicati, nonche’ sui monitoraggi delle trasmissioni televisive e sull’operato delle imprese che svolgono le indagini; la manipolazione dei dati tramite metodologie consapevolmente errate ovvero tramite la consapevole utilizzazione di dati falsi e’ punita ai sensi dell’articolo 476, primo comma, del codice penale; laddove la rilevazione degli indici di ascolto non risponda a criteri universalistici del campionamento rispetto alla popolazione o ai mezzi interessati, l’Autorita’ puo’ provvedere ad effettuare le rilevazioni necessarie”. PERTANTO, il Consiglio Generale REA ritiene che proporre da parte di AGCOM la ricostituzione della fallimentare esperienza AUDIRADIO, di fatto, significa declinare il proprio compito istituzionale di cura e vigilanza sulle indagini di ascolto sancito dalla legge 249/97 per riportare la radiofonia indietro di trent’anni, favorendo così il ritorno al sistema di spartizione tra amici di circa 500 milioni di euro attraverso la triangolazione AUDIRADIO – LOBBY RADIO – AGENZIE. A salvaguardia della difesa degli interessi della categoria e della legalità,
DELIBERA
1) di mettere in atto una campagna di pubblica denuncia attraverso tutti i mezzi comunicazione disponibili; di segnalare alle istituzioni parlamentari italiane ed europee e, ove occorra, alla Autorità Giudiziaria l’eventuale ricostituzione di qualsiasi società di rilevazione dei dati di ascolto in contrasto con la legge 249/97 e in conflitto d’interessi con l’emittenza radiofonica locale. 2) di invitare l’Autorità a curare direttamente le rilevazioni dei dati di ascolto radiofonici attraverso la rete telefonica mobile e internet che, a costo irrisorio, consente di ottenere dati reali immediati non manipolabili con indici di gradimento per fasce orarie per consentire agli inserzionisti di investire anche sui singoli programmi e non solo su una generica programmazione giornaliera.
- In merito all’avvio del procedimento per l’identificazione a livello nazionale dei bacini di servizio per lo sviluppo del DAB+ (Delibera 264/15/CONS), la REA sarà ascoltata il 9 giugno 2015 presso la sede AGCOM di Roma,
dopo aver effettuato un sondaggio interno presso le emittenti radiofoniche associate e non associate per una ponderata riflessione sulle nuove opportunità di innovazione tecnologica che si sono affacciate nella fruizione dell’ascolto della radio; CONSIDERATO che la Delibera AGCOM di promozione per la sviluppo del DAB+ giunge in Italia dopo ben venti anni di ritardo rispetto al resto d’Europa; CONSIDERATO che in diversi Paesi (vedi Francia, Spagna, Svezia, Inghilterra) ritengono il DAB in via di superamento per via dell’introduzione di piattaforme digitali più evolute a costo irrisorio,
DELIBERA
1) di suggerire alle emittenti radiofoniche locali di impiegare le eventuali risorse economiche disponibili per inserirsi nelle predette piattaforme tecnologiche più evolute lasciando al suo destino l’improbabile sviluppo del DAB+ oltretutto privo di sostegno economico da parte del Governo e da sempre boicottato proprio da coloro che oggi strumentalmente lo sostengono per motivi affaristici e accaparramento delle frequenze;
PROBLEMATICHE COLLEGATE ALLA TELEVISIONE
(LCN – Frequenze – Auditel)
Il Consiglio Generale della REA ha esaminato la relazione del Commissario ad acta, Prof. Marina Ruggeri, sulla problematica collegata alla numerazione LCN del telecomando; lo stato della pianificazione delle frequenze (delibera 480); legittimità dati ascolto Auditel, addivenendo alle seguenti conclusioni:
- Dopo aver esaminato la relazione del Commissario ad acta sulla relazione LCN, si da per scontato che il numero 9 del telecomando, ora occupato da Deejay Television, verrà riassegnato ad una emittente nazionale a carattere generalista in quanto Deejay, a marzo 2010, non aveva tali caratteristiche. Anche nel ricorso straordinario al Capo dello Stato presentato dalla REA si è sostenuto che Deejay fosse più una emittente tematica che generalista insieme a MTV che occupa il numero 8, ma ciò non vuol dire dette numerazioni debbano essere esclusivo appannaggio delle nazionali. Infatti, la relazione del Commissario (pag. 18) conferma i dati del sondaggio dell’Istituto Piepoli in cui si legge “….il totale dei rispondenti che ricordano di aver posizionato la prima emittente locale sui un canale compreso tra 1 e 8 prima del passaggio al digitale terrestre è il 36% …” . Ciò avvalora la tesi della REA, esposta nel ricorso al Capo dello Stato, secondo la quale le televisioni locali ex analogiche debbano essere tutte sistemate, senza soluzione di continuità, di seguito ai canali nazionali;
- il ricorso LCN della REA è giacente presso il Consiglio di Stato che tarda ad esaminarlo nonostante le ripetute sollecitazioni avanzate dai legali per la plausibile ragione che la materia, per la sua complessità, richiede tempi lunghi, ma che il settore non può ulteriormente sopportare in aggiunta all’altra delicata questione sollevata dalla REA con il ricorso al TAR sulle frequenze (delibera 480). Pertanto si è affacciata l’ipotesi di accorciare i tempi, sia del ricorso LCN che delle frequenze (delibera 480), ricorrendo alla Corte di Strasburgo in modo da avere un giudizio definitivo sulla sorte di centinaia di emittenti massacrate dai due infami provvedimenti;
- La società Società Auditel, partecipata da RAI e Mediaset, è una società privata che agisce in regime di monopolio e di conflitto d’interessi senza il diretto controllo dell’AGCOM. Pertanto la REA ritiene che la società Auditel, consorella della ex Audiradio, non sia legittimata a pubblicare dati di ascolto validi per la cattura della pubblicità privata e istituzionale. La REA ritiene che l’Autorità debba intervenire sugli ascolti della tv promuovendo innovativi strumenti di rilevamento attraverso la rete internet e la telefonia mobile, curando direttamente l’elaborazione dei dati per evitare manipolazioni che generano dati falsi che, a loro volta, influiscono negativamente sul mercato per 3,5 miliardi di euro di pubblicità televisiva.
Il Consiglio Generale REA, preso atto di quanto esposto in materia di LCN e frequenze,
DELIBERA
1) di procedere nella via giudiziaria, ricorrendo alla Corte di Giustizia Europea di Strasburgo, per far valere i diritti relativi al posizionamento nei primi numeri del telecomando, di seguito alle nazionali, alle emittenti televisive locali ex analogiche e la revisione del piano di assegnazione delle frequenze rivendicando un terzo della capacità trasmissiva “coordinata” in sede internazionale; 2) di invitare l’Autorità a curare direttamente le rilevazioni dei dati di ascolto televisivi attraverso la rete telefonica mobile e internet che, a costo irrisorio, consente di ottenere dati reali immediati non manipolabili con indici di gradimento sui singoli programmi e per fasce orarie.
Il Consiglio Generale della REA, ha approvato all’unanimità le seguenti proposte avanzate dal Presidente Antonio Diomede:
- entro il 31 dicembre 2015, azzeramento delle cariche sociali e ringiovanimento dell’Atto costitutivo e dello Statuto adeguato ai tempi mediante ricostituzione della REA con l’inserimento di nuove leve emergenti nel quadro direttivo dell’Associazione;
- Cooptazione nel Consiglio Generale del socio Maurizio Zini con delega per i rapporti istituzionali;
- Cooptazione nel Consiglio Generale del socio Fabio Duranti per le attività di innovazione tecnologica;
Roma, 22 maggio 2015
REA – Radiotelevisioni Europee Associate
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