Pare che nei giorni scorsi la SIAE abbia sottoscritto onerosi termini economici e normativi per il rilascio della licenza alle Web Radio 2011 nonostante l’invito della REA a consentire l’accesso alla licenza a tutti gli operatori, grandi e piccoli, applicando tariffe talmente “oneste” ed “eque” da garantire, da una parte, il diritto costituzionale alla “libertà di espressione” e, dall’altra, di scoraggiare la “pirateria musicale”.
Infatti, la somma da versare alla SIAE per ottenere la licenza, che da 240 passa a 480 euro, oltre che essere esagerata rispetto alle reali possibilità di sfruttamento (insignificante) delle opere protette, è estremamente pericolosa ai fini della prevenzione della “pirateria musicale”.
Oltre tutto, la SIAE, nel disporre le nuove tariffe avrebbe dovuto tener conto dell’articolo 32 bis, comma 3 del Testo Unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici sulla “Protezione dei diritti d’autore” il quale attribuisce all’Autorità il compito di emanare per trasmettere, ritrasmettere o mettere a disposizione degli utenti, su qualsiasi piattaforma le opere tutelate.
Tra i limiti citati dalla legge sono compresi anche termini, modalità e condizioni tariffarie che la SIAE non può eludere. La REA ha richiamato la SIAE al rispetto della Legge chiedendo il rinvio del rinnovo delle licenze al 30 aprile 2011 e comunque fino all’emanazione della Delibera dell’Autorità, ma com’è stato già detto, pare che abbia “monopolisticamente” deciso di procedere ugualmente per suo conto.
Ovviamente, sul piano dei diritti di tutela e delle relazioni sindacali, la questione sarà portata avanti dalla REA anche davanti alla Commissione Permanente del Diritto D’Autore e dell’Antitrust per la parte che riguarda l’abuso di posizione dominante.
A proposito dell’abuso di posizione dominante, pare che la SIAE, senza aver interpellato la REA, abbia sottoscritto una convenzione con la sedicente associazione WRA, promettendo ai suoi presunti associati uno sconto del 7,5% sulle tariffe 2011.
Non si comprende quali siano i fini della WRA, ma certo è che continua a sottoscrivere convenzioni di tutti i tipi offrendo così “comode” coperture a soggetti dichiaratamente nemiche delle emittenti quali, ad esempio, la SCF.
Forse, la WRA, non sa che le emittenti Web associate alla REA godono di un rimborso del 10% su quanto versato alla SIAE per il diritto d’autore.
Pertanto, da parte della WRA, giustificare le onerose tariffe SIAE, con il vacuo beneficio dello sconto del 7,5% è ingannevole. Per far fronte a tale incresciosa quanto avventata posizione della SIAE, la REA ha deliberato:
- di esporre denuncia all’AGCOM e al Comitato Permanente Diritto Autore contro le condizioni economiche e normative di Licenza SIAE riservate alle Web radio;
- di esporre denuncia all’ANTITRUST contro la SIAE per abuso di posizione dominante;
- di invitare nuovamente la SIAE a rinviare i termini della licenza al 30 aprile 2011 e comunque fino alla emanazione della Delibera dell’Autorità in tema di tutela del Diritto d’Autore previsto dalla Legge;
In attesa del pronunciamento delle Autorità presso le quali saranno depositate le denuncie, per non rischiare di cadere nella illegalità alle emittenti associate REA verrà riconosciuto il rimborso del 10% sulla tariffa pagata alla SIAE previo invio in fax della copia della ricevuta di pagamento allo 06.9570419 indicando le coordinate bancarie.
Le emittenti associate REA, oltre a beneficiare del 10% di rimborso sulle tariffe SIAE della tutela sindacale presso gli enti privati e istituzionali (SCF, Autorità, Ministeri, ecc), dei servizi gratuiti di consulenza legale, amministrativa, tecnica, iscrizione Registro Operatori Comunicazione, domanda di licenza per fornitori di contenuti Radio Digitale Terrestre, pratiche presso l’editoria radiotelevisiva.
finalmente un nuovo sito piu giovane…
vedi presidente se andiamo avanti cosi superiamo tutti
franco secci