Poche righe per poche osservazioni. Durante la campagna elettorale la REA si è volontariamente astenuta dall’esprimere giudizi sull’operato del passato Governo per non influenzare gli elettori. Ora che i giochi elettorali sono fatti possiamo tranquillamente affermare che ci siamo liberati di gente (Prodi compreso) che del potere politico ne faceva un uso contrario agli interessi immediati degli italiani. Moralizzatori o stupidi idealisti? Né l’uno né l’altro considerando il passato di ciascuno di loro. Solo avventurieri in cerca di fortuna nell’esercizio del Potere. Gli è andata male e non poteva essere diversamente. Ora che a Berlusconi gli è stato regalato nuovamente lo scettro del potere tutti sperano, compreso gli sconfitti, che sia cambiato. Ma Berlusconi è Berlusconi e non cambierà mai. E, poi, perché dovrebbe? Ha il Governo assoluto nel Paese. E’ l’uomo più ricco d’Italia. Possiede le reti televisive private più potenti d’Europa che gli furono regalate, guarda caso, proprio da quei politici che oggi lo vorrebbero, a parole, combattere. Se non ricordiamo male, nella famosa di crisi di Governo Craxi-Andreotti di luglio del 1990 sulla legge Mammì, fu proprio Valter Veltroni (capo del gruppo parlamentare dell’allora PCI) a salvare quel Governo e a far passare la Mammì come oggi la conosciamo regalando a Berlusconi ben tre reti televisive nazionali. E, successivamente, negli anni di governo di centro sinistra come mai non si è provveduto a rettificare quell’obbrobrio? In questi giorni si è nuovamente gridato allo scandalo per l’emendamento “salva Rete Quattro” che Berlusconi vorrebbe inserire in una leggina per risolvere la partita delle sue reti in via definitiva. Ma, di grazia, come mai il centro sinistra in due anni di Governo non ha pensato di inviare Rete Quattro sul satellite così come ordinò la sentenza n. 466/2002 della Corte Costituzionale? Come mai il disegno di legge Gentiloni non ha disposto nulla in proposito? Dove sono finiti gli appelli che la REA a tal proposito fece in tutte le sede istituzionali e partitiche? A questo punto, purtroppo, come REA, non ci rimane che prendere atto che Berlusconi, legittimamente, fa i suoi interessi nella stessa misura in cui l’avrebbero fatto quegli altri su altri fronti e che le loro schermaglie dialettiche rientrano nel consapevole gioco delle parti per quietare gli italiani. Il gioco è scoperto e gli italiani non sono più quelli di una volta. Gli italiani hanno capito che tra destra e sinistra è solo una lotta per il Potere e niente di più. L’ultimo responso elettorale ha dimostrato che Berlusconi li garantisce di più e che poi faccia anche i suoi interessi a loro poco interessa. Si può, come noi, non condividere tale volgarizzazione della politica ma questo è l’esempio dei nuovi padroni dei partiti politici italiani. Questi signori l’Europa non la faranno mai, è contro i loro interessi!!
Antonio Diomede, Presidente REA
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