NEL PAESE LA MUSICA STA CAMBIANDO
(però bisogna saper aspettare – per completare l’opera ad ottobre votiamo NO)
La vittoria di 5Stelle a Roma e Torino ha creato scompiglio nel PD e negli stessi opinionisti del cavolo che non sanno vedere a un centimetro dal proprio naso. Stanno immaginando scenari politici fantasiosi quando la realtà che ci circonda è più reale del re e non se ne rendono conto. Non si rendono conto che il successo di 5Stelle è direttamente proporzionale al graduale scioglimento delle ideologie e delle relative posizioni politiche di centro, sinistra e destra che figurativamente le rappresentano. Non si rendono conto che il cambiamento è divenuto irreversibile e che sta cambiando il modello di democrazia da rappresentativa a partecipativa “liquida” dove il consenso si realizza attraverso interessi comuni e non ideologici. Il successo è tutto qui. In esso si ritrovano gli uomini dei bisogni e non quelli dei vizi, siano che essi appartengano alla sinistra, al centro o alla destra. Dunque, il consenso elettorale di 5Stelle è destinato a crescere man mano che si liquefano le ideologie non per gli schemi tradizionali degli schieramenti politici. Le emittenti locali sono state danneggiate da tutti gli schieramenti politici tradizionali. Le televisioni hanno subito lo scippo delle frequenze mentre alle radio viene negato il piano di assegnazione delle frequenze per sottometterle ai network nazionali. Pertanto, radio e tv, non possono che essere unite nell’interesse comune per il ripristino del diritto costituzionale della libertà d’espressione e d’impresa. La REA è impegnata nel Paese per una battaglia di rinnovamento radicale, serio, onesto, competente come sempre ha saputo fare in tanti anni di attività associativa. Al referendum di ottobre votiamo NO al governo, NO ai colpi di mano, NO alle truffe di Stato.
San Cesareo, 21 giugno 2016
REA – Radiotelevisioni Europee Associate
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