PER 125 TV LOCALI E’ LA FINE
(Renzi anziché rottamare la politica corrotta, rottama la democrazia)
La rottamazione delle 76 frequenze televisive assegnate regolarmente dallo Stato alle tv locali accusate, poi, d’interferire i Paesi confinanti, è arrivata al capolinea. Sarebbe come dire che lo Stato ti assegna un canale televisivo per lavorare, vendi anche la casa per mettere su un’impresa, crei posti di lavoro e poi il Governo ti dice “scusa ho sbagliato, quelle frequenze disturbano l’estero, devi chiudere…”. Tu gli rispondi “..ma AGCOM e MiSE sapevano che quelle frequenze potevano interferire, ora dammene una buona!” La risposta non è mai arrivata. L’operazione comporta la chiusura di 125 piccole e medie imprese televisive che, grazie alla sentenza 202/76 della Corte costituzionale, sono state le voci libere nel territorio in cui hanno operato per 39 anni. Non avrei mai voluto scrivere questa pagina. E’ la pagina della sconfitta di un altro pezzo importante della nostrdemocrazia costituzionale. E’ la sconfitta delle persone laboriose che hanno creduto nei valori della libertà e dell’onesto lavoro. E’ la mia personale tripla sconfitta, quella morale, politica, sindacale per essermi battuto fino allo stremo delle forze nel tentativo di salvare le mille famiglie che vengono messe sul lastrico. La sconfitta morale è la constatazione che in questo Paese non c’è più posto per gli onesti. Quando di fronte a questa tragedia, il sottosegretario Giacomelli lo vedi gioire con ciniche dichiarazioni che inneggiano al successo del Governo per l’operazione rottamazione, mette in bella evidenza tutta la sua incompetenza di fronte al disastro che AGCOM e Mise hanno combinato con il piano di assegnazione delle frequenze. La sconfitta politica è di non intravedere uno spiraglio a breve termine per un’alternativa a questo Governo qualificatosi dei Rottamatori che, in realtà, è dei Restauratori in favore dei poteri della Finanza e dei Media nazionali che gli scrivono le leggi. E una sconfitta sindacale per non essere riuscito, come Presidente della REA, ad aggregare le emittenti per una forte azione di protesta che non fosse limitata all’azione giudiziaria per la quale siamo ancora in attesa dell’esito del TAR sulla impugnazione della delibera 480 che annulla le frequenze interferenti assegnate alle locali. Di Fronte alla sconfitta c’è sempre un vincitore. Il vincitore è il sistema corrotto che dilaga in tutti i settori del Paese. Quello delle comunicazioni non è esente, altrimenti non si potrebbe minimamente immaginare il bordello combinato da AGCOM e MiSE sulla pianificazione delle preziose frequenze televisive. Per aver semplicemente ripubblicato un articolo in cui si raccontava di una super truffa di circa 9 milioni di euro scoperta dalla Guardia di Finanza a carico dell’Editoria fatta da un noto personaggio del settore, sono stato querelato per presunta diffamazione. Ora mi aspetto un’altra querela da parte di AGCOM e MiSE, per aver scritto questo articolo. Ma se la querela servirà a mettere a nudo tutta la vicenda frequenze, ben venga, anzi la sollecito. Certo è che se dovessero scattare le manette, i polsi non saranno i miei, ma di altri. Il decreto direttoriale di rottamazione è scaricabile dal sito www.mise.gov.it . A disposizione per qualsiasi chiarimento. Antonio Diomede
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