Foto: Giangi Cretti
Riportiamo e commentiamo di seguito un’informativa elaborata dall’ufficio stampa del CGIE, Il Consiglio Generale degli Italiani all’estero. Partiamo dalla considerazione che è comune sentire che l’informazione è tutto. Ma spesso, purtroppo, questa informazione non viene sostenuta adeguatamente. È il caso dei contributi concessi alla stampa italiana all’estero e che arrivano non poche volte con gravi ritardi. Eppure, questa stampa in teoria, dovrebbe assolvere il ruolo di portavoce delle problematiche, delle esigenze e delle aspettative degli italiani che vivono all’estero e che fanno una grande affidamento sulla cosiddetta informazione di ritorno. Ma guardiamo cosa avviene, ad esempio, con la televisione pubblica. Da Fabrizio Ferragni, direttore dell’offerta Rai per l’estero, apprendiamo che circa l’80% della programmazione è costituita da una selezione dei migliori programmi delle reti nazionali, mentre il restante 20% è composto da produzioni originali destinate al pubblico estero. A questo punto viene spontaneo chiedere: Non sarebbe forse il caso di invertire queste percentuali o, almeno, portarli allo stesso livello? E cosa dire dell’idea di riservare in Italia uno spazio (anche se di una sola ora a settimana) ai servizi e alle inchieste fatte all’estero da giornalisti italiani residenti sul posto? Come minimo sarebbe un ottimo sistema per valorizzare scrittori, artisti, o ricercatori di origine italiana, spesso del tutto sconosciuti in Italia ma che potrebbero dare lustro e un grande contributo al nostro Paese anche in termini di immagine. (Rainero Schembri).
- – – – – – – – – – – – – – – – – –
Il contributo alle testate giornalistiche edite all’estero e in Italia per l’estero, l’offerta Rai, il coinvolgimento delle comunità italiane nel mondo nella promozione del progetto Turismo delle radici, la sinergia tra il nascente ufficio stampa del Consiglio Generale e il MAECI; sono i temi affrontati durante la riunione a latere dell’Assemblea plenaria dello scorso giugno dalla Commissione tematica Informazione e comunicazione del CGIE, presieduta da Giangi Cretti, che si è avvalsa della partecipazione attiva di figure istituzionali e professionisti del settore.
I rappresentanti del Dipartimento per l’Informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio (DIE), hanno fornito alla Commissione un aggiornamento sulle tempistiche e le criticità legate all’erogazione dei contributi, confermando che, per il 2023, la prima rata destinata ai quotidiani editi all’estero è stata erogata entro il maggio di quest’anno, mentre il saldo è previsto per dicembre; ai periodici editi all’estero o editi in Italia ma prevalentemente diffusi all’estero è stato liquidato invece il finanziamento relativo al 2022. Per l’anno scorso hanno fatto richiesta 15 imprese registrate in Italia editrici di periodici prevalentemente diffusi all’estero e 40 registrate all’estero.
I rappresentanti della DIE segnalano che la situazione, seppur migliorata, presenta diverse criticità; in particolare, il frequente mancato rispetto delle scadenze (talvolta anche da parte dell’autorità diplomatico-consolare) nella trasmissione della documentazione richiesta e dei pareri dei Com.It.Es. Questi ultimi, inoltre, sono causa di contestazioni laddove non si limitano, come richiesto, a certificare l’effettiva diffusione e distribuzione delle testate e la loro utilità nella promozione della lingua e della cultura, ma esprimono talvolta valutazioni di altra natura. Si registra inoltre che alcune testate non rispettano l’obbligo di dichiarare il contributo pubblico ricevuto, né esplicitano il rispetto del divieto di redistribuzione degli utili, come previsto dalla normativa vigente. Il DIE ha poi annunciato per il 2025 una revisione del regolamento per semplificare le procedure introducendo la certificazione da parte di un revisore riconosciuto. Allo stato non è invece prevista una riforma che consenta alle testate esclusivamente online di accedere al contributo.
La Commissione ha poi ascoltato Fabrizio Ferragni, direttore dell’offerta Rai per l’estero, caratterizzata da quattro canali con contenuti diversificati per fascia oraria e tipologia. Circa l’80% della programmazione è costituita da una selezione dei migliori programmi delle reti nazionali, mentre il restante 20% è composto da produzioni originali destinate al pubblico estero, per un totale di 1.500 ore di trasmissione. Tra le novità annunciate: la diffusione del segnale dei programmi anche in Europa tramite GloboTv, la trasmissione in diretta streaming sul web in Asia e il lancio di un Rotocalco Italiano, che verrà presentato dopo l’estate e si concentrerà sulla promozione del Made in Italy.
Il consigliere Giovanni De Vita, responsabile del progetto Turismo delle Radici, che mira a rafforzare i legami tra l’Italia e le nostre comunità all’estero, ha poi spiegato che l’iniziativa entra ora nella fase della comunicazione, con un focus sul digitale utilizzando i canali social e coinvolgendo influencer locali. Funzionale alla promozione del progetto è la partecipazione a eventi internazionali già avvenuti, come la Fiera del turismo di Buenos Aires e il Salone del Libro di Torino, e in programma, come il Columbus Day a New York e la Buchmesse a Francoforte. Ha inoltre dichiarato la disponibilità a valutare eventuali iniziative con Consolati, Istituti italiani di cultura, Camere di Giangi Cretti, Presidente della I Commissione tematica del CGIE Commercio, Com.It.Es. e associazioni, previo reperimento delle risorse finanziarie nei Paesi in cui svolgere gli eventi.
La Commissione ha valutato infine con il consigliere Davide Marotta, capo dell’Unità per il coordinamento della comunicazione presso la Direzione generale per la Diplomazia pubblica e culturale della Farnesina, le possibili sinergie tra il CGIE e il MAECI per garantire una comunicazione coordinata ed efficiente che rafforzi il legame tra l’Italia e le comunità italiane nel mondo agevolando il lavoro del nascente ufficio stampa del Consiglio Generale. L’incontro ha segnato un ulteriore passo importante verso la già avviata maggiore integrazione e collaborazione tra il CGIE e l’Amministrazione degli Esteri.
More Stories
Donne di Sardegna al Palazzo Depperu di Luras
Al Vascello di Roma Syro Sadun Settimino, di Sylvano Bussotti
Bulli ed Eroi 2024: con la Fondazione Collodi a Val di Chiana (SI) contro bullismo e violenza